«E chi legge più di poesia? Il suo valore esaltante è stato dimenticato! Eppure una poesia può accendere nel petto un calore, forte come quello dell’amore. Una poesia, meglio di tutti i whiskey, meglio del Valium e del Prozac, potrebbe “tirare su”, sollevare l’anima, perché alza il punto di vista da cui guardare il mondo. Quando ci si sente soli ci sarebbe da trovare più compagnia nel leggere dei bei versi che nell’accendere la televisione!»[1]
Partendo da questa riflessione di Tiziano Terzani ho deciso di approfittare di italianspringlab per far conoscere una poesia di Mario Benedetti, scrittore uruguayano scomparso nel 2009. La scelta di pubblicare spesso poesie in questo blog è dovuta a una piccola riflessione (prendendo spunto da Orwell [2]): nell’epoca in cui la grigia economia la fa da padrona, in cui il denaro è assunto come valore universale, lasciarsi guidare dalle emozioni e dai sentimenti è un atto rivoluzionario.
Mario Benedetti – Te quiero
Tus manos son mi caricia
mis acordes cotidianos
te quiero porque tus manos
trabajan por la justicia
si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos
tus ojos son mi conjuro
contra la mala jornada
te quiero por tu mirada
que mira y siembra futuro
tu boca que es tuya y mía
tu boca no se equivoca
te quiero porque tu boca
sabe gritar rebeldía
si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos
y por tu rostro sincero
y tu paso vagabundo
y tu llanto por el mundo
porque sos pueblo te quiero
y porque amor no es aureola
ni cándida moraleja
y porque somos pareja
que sabe que no está sola
te quiero en mi paraíso
es decir que en mi país
la gente viva feliz
aunque no tenga permiso
si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos.
Traduzione: Mario Benedetti – Ti amo
Le tue mani sono la mia carezza,
i miei accordi quotidiani
ti amo perché le tue mani
si adoperano per la giustizia
se ti amo è perché sei
il mio amore, la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
i tuoi occhi sono il mio esorcismo
contro le brutte giornate
ti amo per il tuo sguardo
che osserva e semina futuro
la tua bocca, che è tua e mia
la tua bocca che non si sbaglia
ti amo perché la tua bocca
sa gridare ribellione
se ti amo è perché sei
il mio amore, la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
e per il tuo viso sincero
e il tuo passo vagabondo
e il tuo pianto per il mondo
perché sei popolo ti amo
e perché l’amore non è un’aureola
né una candida favola
e perché siamo una coppia
che sa di non essere sola
ti voglio nel mio paradiso
vale a dire quel paese
in cui la gente vive felice
anche senza permesso
se ti amo è perché sei
il mio amore, la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due.
a cura di Francesco Lattanzi
[1] da “Tiziano Terzani – Un indovino mi disse”
[2] la frase originale di George Orwell è “nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”